Doors An installation dis-location. |
___________________________ Doors e' una installazione/dis-locazione. Una porta sul mondo che unisce luoghi distanti tra loro. Una finestra a cui affacciarsi e vedere, comunicare, come se fossimo alla finestra di casa, con coloro che vivono di fronte. Le varie finestre trasmettono l'un l'altra le immagini e i suoni dei luoghi, come se fossero fisicamente nello stesso spazio. |
___________________________ Contemporaneita'
Si tratta di un esercizio di contemporaneita'. L'osservatore osservato, si deve rendere conto della propria presenza nel meccanismo comunicativo. Non e' permesso rifugiarsi nel vuayeurismo televisivo, al contrario sara' facile la tendenza esibizionistica, a sua volta ridimensionata proprio nei termini di neutralita' insiti nella struttura di Doors. Doors si muove nella medesima (discussa) democrazia insita nel web, una teorica parcondicio nei mezzi ma non nella attuazione. |
___________________________ Luoghi Due punti del mondo in contatto (ma i luoghi possono essere tanti, ovunque), dove i passanti/spettatori possono sbirciare ció che avviene dall'altra parte, fermarsi a scambiare due chiacchiere con quelli dell'altro luogo, oppure semplicemente riprendere le proprie occupazioni e proseguire la per propria strada. tecnicamente si tratta di una video conferenza, un videotelefono collettivo. La sottile differenza sta proprio nell'aspetto motivazionale di chi entra in interazione con il sistema; non si sceglie chi trovare all'altro capo del filo, e' realmente come guardare da una finestra ad altezza uomo, ovvero attraverso uno spazio visivo uguale per entrambi i lati, perche' a differenza di una finestra di casa al terzo piano, da cui abbiamo una visione molto diversa da quella che ha la persona che stiamo vedendo in strada, (oserviamo di fatto da una posizione prioritaria e selettiva rispetto all'esterno), in Doors la focale visiva resta invece la medesima da entrambi i lati. Certo, e' possibile utilizzare l'installazione anche per incontri predeterminati con persone che si trovano nel luogo dell'altra postazione, e quindi sfruttarla proprio come un video telefono personale, ma saremo comunque costretti a condividerla con ignari passanti e curiosi, che entreranno a far parte del nostro ambiente personale. Doors non permette intimita'. |
___________________________ Schegge - Exit Trailers, rassegna di eventi e sperimentazioni ideata e organizzata da AGON Ars Magnetica, ha prodotto la prima versione di Doors in collaborazione con Fastweb. Attivata tra due luoghi nella medesima citta' in forma sperimentale, Doors ha potuto cogliere le reazioni del pubblico casuale, ignaro dell'esistenza dell'installazione.
Per la realizzazione e' stato utilizzato il sistema adottato da fastweb per la teleconferenza, basato su comunicazione LAN via fibra ottica, gestito da un sistema hardware e software proprietario che permette anche il controllo di movimento e zoom delle videocamere sia in loco che remoto. Doors ha messo in comunicazione il Foyer Fastweb del Teatro Franco Parenti, che ospitava la rassegna, con la postazione realizzata al Mondadori Multicenter di via Marghera, a Milano. |
______________________________ Alberto Morelli e Stefano Scarani Tangatamanu
Una produzione realizzata con
Prima realizzazione avvenuta in collaborazione con |
Doors from Tangatamanu on Vimeo. |